II.3 (da Canto Novo, G.D’Annunzio) – brano: SCATURIGINI DE LA VITA
E alfine, ardente nume, a te l’anima
s’apre! La fronte data a la gloria
de’ raggi, o bel nume, sorrido
però che sentomi vigorire.
Tu guardi, o sole: per tutto l’essere
un vigor novo spargesi; rapide,
io sento, gorgogliano e rosse
le scaturigini de la vita.
II.6 (da Canto Novo, G. D’Annunzio) – brano: SOSPIRANO I FLUTTI
Un corno d’oro pallido
nel ciel verdognolo brilla. Sospirano
i flutti: — è il novilunio;
amate, o giovini forti, le vergini
oceanine! — Soffiano
a tratti gli umidi vènti, sospirano
l’acque: — o giovini, o vergini,
è il novilunio di maggio; amatevi!
IX. (da Canto Novo, G. D’Annunzio) – brano: PARLANO I VENTI
Pronubi i vènti parlano a la freschissima selva
dormente ne la vasta luce plenilunare,
dormente presso il mare che tace. Da presso, il mar tace
pieno di suoi profondi muti lontani amori.
Parlano i vènti: — O voi cui viva pe’ tronchi la linfa,
qual per le vene il sangue vivo agli umani, sale;
voi, verdi atleti, protesi le braccia a l’azzurro,
giù ne l’altrice terra umida immersi il piede,
accogliete il messaggio! Lontano una vergine selva
su ’l monte, a la luna, sogna lontani amori. —
Parlano i vènti. Dormon le selve. Da presso, il mar tace
pieno di suoi profondi muti lontani amori.
Non destasi foglia, onda. Silenti passan le nubi
ne la sovrana luce dileguandosi.
Recano le nubi in grembo gli amplessi dei numi
voluttuosamente dileguandosi.
V. (da Canto Novo, G. D’Annunzio) – brano: CANTO DELL’OSPITE
Dormono l’acque nel plenilunio
di giugno. I grandi scogli rilucono,
chiudendo nel tacito sasso
la sconosciuta vita del mare.
Nuvole vaste siccome talami
pendono a sommo del cielo: attendono
amanti divini. Non senti,
Ospite, il divino odor del mare?
Non odi? Le acque destate un fremito
recano lungo; su ’l vento palpita
un’ala di canto. Stanotte
le sirene cantano su ’l mare.
A quale nave smarrita cantano?
Al lor periglio qual prora traggono?
I nauti son pallidi quando
le sirene cantano su ’l mare.
Ascolta! Ascolta! Lenta diffondesi
la perigliosa musica: accorrono
gli sciami de’ sogni. Non bevi,
Ospite, il divino odor del mare?
XI. (da Canto Novo, G. D’Annunzio) – brano: CANTA LA GIOIA!
Canta la gioia! Io voglio cingerti
di tutti i fiori perché tu celebri
la gioia la gioia la gioia,
questa magnifica donatrice!
Canta l’immensa gioia di vivere,
d’essere forte, d’essere giovine,
di mordere i frutti terrestri
con saldi e bianchi denti voraci,
di por le mani audaci e cupide
su ogni dolce cosa tangibile,
di tendere l’arco su ogni
preda novella che il desìo miri,
e di ascoltare tutte le musiche,
e di guardare con occhi fiammei
il volto divino del mondo
come l’amante guarda l’amata,
e di adorare ogni fuggevole
forma, ogni segno vago, ogni imagine
vanente, ogni grazia caduca,
ogni apparenza ne l’ora breve.
XII. (da Canto Novo, G. D’Annunzio) – brano: IL MERIGGIO
Dolce godere e l’ombra e l’aura
sotto i ciliegi! — Lungi sta l’arido
giallore dei liti, e il fiammante
al sol di giugno tremulo mare.
Lungi ed intorno le solitudini
regna il Meriggio, atroce despota,
mentre errano per gli orizzonti
cupe caligini di viola.
Dolce godere e l’ombra e l’aura
sotto i ciliegi! I rami piegano
al peso de’ frutti vermigli
che quasi paiono tintinnire.
XI. (da Canto Novo, G. D’Annunzio) – brano: DESIDERIO DI POETA
Il mare canta una canzon d’amore
ne ‘l plenilunio bianco a la pineta:
filtra giú per le cupole il chiarore animando la vasta ombra segreta,
e giunge su ‘l grecal fresco l’odore
de l’alghe da gli scogli d’Impruneta mentre stanco intristiscemi ne ‘l core
un desiderio folle di poeta…
Ma piú giocondi il gran mare d’argento leva gl’inni d’amor; ma via tra i pini
un dolce nome gli risponde il vento;
ma dileguando pe’ diamantini
spazi un fantasma a vol tacito e lento
mi sorride da i grandi occhi divini.
Concept album che tratta il senso della crescita di un Giovane Individuo di indefinita età che, attraverso diversi momenti emozionali, procede sul cammino della vita alla ricerca della propria personalità. Costante ma mai ridondante è il riferimento sempre delicato alle figure dei Genitori, a sottolineare l’ausilio di cui il Giovane potrà beneficiare.
ATTESA
lo stato d’animo di chi aspetta qualcosa di importante, la preparazione dei Genitori alla presenza del Giovane Individuo, dubbi e certezze, perplessità e determinazione.
SGUARDO
il Giovane dorme e la Madre lo guarda con gli occhi che possono essere solo di chi ha generato la sua vita; delicatezza e profondità segnano il trascorrere del tempo.
CARILLON
un momento di tranquillità indefinita nel quale il Giovane è coricato e guarda il cielo cercando di dare un senso alle nuvole ed al loro mutare nel vento.
SPENSIERATO
il gioco, la voglia di correre attraverso il tempo, lo spazio e le emozioni; il Giovane Individuo cresce e si prepara ad affrontare la vita, affrontando anche momenti di insicurezza e solitudine.
PADRE E FIGLIO
primo momento di educazione; il Padre, con delicata decisione, rappresenta il sapere, la conoscenza e l’esperienza: trasmettere tutto questo al Giovane Individuo è lo scopo della sua esistenza.
STUDIO
la schematizzazione delle regole e la sua negazione: il Giovane Individuo cerca di liberarsi da ciò che ritiene opprimente, da ciò che risulta imposto dal modo ordinato e costante dei fatti.
DEDALO
l’ignoto, il turbamento; voci di un continuo intreccio che destabilizzano, che uniscono e che separano con colori scuri e chiari; il Giovane Individuo è coinvolto in un complesso insieme di sensazioni contrastanti.
MADRE E PADRE
secondo momento di educazione: la dolce presenza della Madre assicura, pur ammonendo, il Giovane Individuo. Parole ferme, supportate anche dalla presenza del Padre che rinnova il suo impegno fondamentale. L’intreccio fra i due è una sinergia inattaccabile che, crescendo fino alla fine, darà nuovo slancio al Giovane per la ricerca della sua identità.
COME FOGLIE
è la visione della fragilità e dell’evanescenza della vita alla continua ricerca di un momento che possa regalare un senso al Giovane Individuo.
RICERCARE
il Giovane si dedica all’introspezione ed analizza il proprio pensiero; la coscienza comincia a rivelarsi come fondamento della sapienza.
PIOGGIA
la rigenerazione, un nuovo inizio dopo il percorso fatto; la metamorfosi è ora completa e il significato dell’acqua esalta l’obiettivo raggiunto; un nuovo Giovane Individuo potrà proporsi alla vita.